Non sto “solo” giocando!

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L’importanza del gioco nell’educazione e nella socializzazione dei bambini è stata per molto tempo proposta nelle teorie ma negata nella pratica.

Negli ultimi decenni si è presa sempre più consapevolezza della valenza educativa del gioco nel processo di sviluppo del bambino, infatti oggi, i contributi pedagogici parlano del gioco come luogo e momento privilegiato dell’educazione. Il gioco è un’attività di per sé definalizzata, il suo valore è costituito dall’attività in se stessa e non dagli esiti e dai prodotti.

Il gioco è per sua natura un momento educativo. E’ attraverso il gioco che il soggetto impara a conoscere il mondo, a sperimentare il valore delle regole, a stare con gli altri, a gestire le proprie emozioni, a scoprire nuovi percorsi di autonomia e a sperimentare per tentativi ed errori le convinzioni sulle cose e sugli altri.

[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_column_text]Se dovessi riassumere potremmo dire che per i bambini il gioco è:

-un’attività spontanea

-un’attività automotivata

-una possibilità di scoperta

-una possibilità di trasformare e manipolare la realtà

Si comprende quindi l’importanza del ruolo dell’adulto nell’offrire adeguati strumenti e nel scegliere con consapevolezza i giochi adatti alle varie fasce di età, che siano sicuri e costruiti con materiali di qualità.[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_column_text]

I neonati sono super ricettivi nei loro primi mesi di vita ed assimilano facilmente quello che toccano vedono o sentono. Per questo è importante che i loro primi giocattoli siano progettati per stimolare la loro crescita in modo educativo.

Verso uno/due anni, è apprezzabile che i giocattoli contribuiscano ad un buon sviluppo della crescita a livello motorio. Importantissimi sono giocattoli da spingere come carrioline, giocattoli da tirare, cavalcabili, giochi ad incastro…

Verso i tre/quattro anni diventano interessanti tutti quei giocattoli che favoriscono i giochi di imitazione e fantasia e che contribuiscono a sviluppare il cosiddetto “gioco simbolico” (cucine, casette, peluches, attrezzi…).Altre attività utili possono venir fatte con tutti quei giocattoli che permettono di sviluppare il lato creativo dei bambini (plastilina, ritagli, tempere, pennarelli, tessuti..)

Verso i sei/sette anni,  i bambini sviluppano l’empatia e la capacità di svolgere giochi con regole in cui la comprensione e il rispetto di determinate norme diventano l’elemento dominante, iniziano così ad essere apprezzati anche i giochi in scatola.

Laura Pederzani

(Pedagogista)

[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_column_text]Articolo pubblicato su www.babyinitaly.it[/vc_column_text][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row]

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