Consulenza pedagogica e difficoltà d’apprendimento

Dopo il colloquio conoscitivo con i genitori (leggi il colloquio conoscitivo), necessario per conoscersi a vicenda e capire la questione/problematica per cui sono stata contattata, viene il momento di incontrare il bambino.Nei casi di difficoltà d’apprendimento, sono necessari almeno 3 incontri di osservazione del minore. Tale osservazione si articola in due fasi:

  • Osservazione delle capacità di base;
  • Osservazione dei livelli di apprendimento scolastico

Ad alcuni, gli incontri dedicati all’attività d’osservazione potrebbero sembrare tempo perso e potrebbero essere riassunti con la seguente frase “ma siamo sicuri che così si affronta il problema che abbiamo raccontato? il bambino mi ha detto che gioca, non fa nulla, neanche un compito..!

In realtà, prendersi del tempo per avvicinarsi ad ogni bambino, osservarlo e imparare il modo in cui comunica e agisce con l’ambiente che gli sta attorno, vedere come si destreggia nelle attività/giochi che gli vengono proposti, mi fornisce dei preziosi spunti per comunicare con lui e proporre successivamente degli interventi davvero mirati e personalizzati.

Senza gli incontri di osservazione, inoltre, sarebbe davvero impossibile attivare delle attività educative coerenti con gli obiettivi didattici della classe frequentata e basati sulle richieste dei genitori!

Successivamente, si consiglia alla famiglia un percorso specialistico focalizzato sugli aspetti dell’’apprendimento risultati più deboli così da rendere il bambino più sereno e sicuro rispetto alle sue capacità di affrontare le attività scolastiche.

Una volta condiviso il percorso con la famiglia e spiegato che 1 o 2 incontri non servono a nulla perché i bambini, non solo hanno bisogno di stabilire una relazione di fiducia, ma necessitano anche di continuità per comprendere appieno le richieste del percorso di potenziamento, si concordano degli incontri a cadenza settimanale.

Laura Pederzani

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